sabato 10 gennaio 2015

Post conclusivo del Percorso

2015: l’anno del Cibo.
In vista dell’Expo di Milano imminente (la prossima primavera) il tema scelto per il corso di “Storia delle Cose” è stato proprio il Cibo. E così ci siamo divisi, ognuno con una “cosa da mangiare” e una “cosa per mangiare” su cui redarre il proprio blog e su cui analizzare al dettaglio storia, natura, e diffusione oltre che nella cucina in tutti gli ambiti culturali.

Il mio blog narra dell’ apriscatole e del rafano, anche noto come barbaforte.

L'Armonacia Rusticana si presenta come una radice tipicamente cilindrica, di colore marrone all’esterno e giallastro all’interno, come abbiamo potuto osservare nel post della nostra diretta Esperienza con le cose. La pianta si è distribuita nel territorio a partire dalla Russia, secondo le recenti teorie geografiche fino al nord est italiano, facilitata dalla grande capacità di diffusione (è quasi considerata infestante). 

Gli stessi proverbi e la cultura musicale denotano la maggiore diffusione di tale ortaggio in una zona settentrionale piuttosto che nel mezzogiorno italiano, sebbene i miti trovati che lo riguardavano (e valutavano così prezioso da valere il suo peso in oro) fossero diffusi sin dall'antica Grecia.

Abbiamo quindi analizzato tutto il processo con cui il rafano arriva alle nostre tavole: dalla lavorazione, passando per i suoi valori nutrizionali (importante il suo apporto di vitamina C antiossidante) e il suo utilizzo in cucina tramite la ricetta della famosa salsa crèn che si accompagna al bollito.

Spero che questo percorso sia servito per conoscere meglio il mondo di questa radice che, all'apparenza priva di ogni interesse, cela una storia famosa e un grande valore nutrizionale. Consiglio l'assaggio della salsa cren con la carne, leggermente piccante e decisamente stuzzicante.

A presto!

giovedì 8 gennaio 2015

Prosopografia del Rafano

Le scatole di latta vennero brevettate nel 1810 dall’inglese Peter Durand: venivano aperte con il martello e lo scalpello (era suggerito nell’esterno della scatola), mentre i militari, durante la Guerra civile americana, aprivano i barattoli con la baionetta.

L’invenzione dell’apriscatole arrivò nel 1859, dall’americano Ezra Warner: si trattava di una lama sottilissima che entrava come un cuneo nella scatola e che era collegata a una seconda lama che perforava e tagliava il metallo.

lunedì 5 gennaio 2015

Toccare, mangiare, odorare le Cose

Esperienza con il Rafano
Il rafano si presenta come una radice tipica, con una pelle ruvida lungo tutta la sezione. Il colore, all'esterno su toni marrone all'interno è invece giallastro, dove anche la consistenza pur mantenendosi piuttosto compatta, è porosa e rilascia il suo forte tipico odore acre che conosce chi ha assaggiato il wasabi in un ristorante giapponese.

Al taglio, superata la scorza esterna, oppone scarsa resistenza.





Esperienze con l'Apriscatole

Chi non ha aperto una latta di sugo nella sua vita? L'apriscatole moderno è semplice e sicuro da usare,   basta porlo sul bordo e ruotare la manovella sulla sinistra per farcelo scorrere. E' molto più importante stare cauti sul coperchio sbeccato che è piuttosto tagliente una volta sezionato con la lama circolare dell'apriscatole.


venerdì 2 gennaio 2015

Catalogazione Apriscatole

Sul mercato sono presenti più di una tipologia di apriscatole in base al target e di conseguenza alla frequenza di utilizzo dello stesso.

Tra questi possiamo trovare:

Apriscatole professionale con maniglia in materiale plastico



Apriscatole comune con impugnatura ergonomica (solitamente in PP prolipropilene)




Apriscatole da banco, installato per un utilizzo più frequente e indirizzato maggiormente a un target di ristorazione.



Apriscatole elettrico, richiede solo la messa in posizione della latta dopodichè azionando la levetta il taglio è eseguito automaticamente.

Rif:
http://www.scarangellihotellerie.it/
www.storiadellecose.blogspot.it



ABC della cosa da mangiare

ABC del Rafano

A Armoracia (tipologia di vegetale)
B Barbaforte
Crén (nome della salsa estratta)
Duratura
Est Europa
Febbraio (mese di semina)
Gelatina
Habitat
I   Inverno
L  Lunga
Malizia
N  Ntrupp'c (ragù potentino a base di rafano)
Ortaggio
Piccante
Qualità
Radice
Salsa
Triveneto (zona di maggiore diffusione del rafano in italia)
Ulcera (rimedio naturale a)
Vitamina C
Wasabi
Zappa

Rif:
www.storiadellecose.blogspot.com

sabato 27 dicembre 2014

Valori nutrizionali Rafano

Il Rafano possiede una buona quantità di vitamina C, antiossidante. Mangiandone 100 g se ne assicura il 41% della quantità giornaliera consigliata.
Tale vitamina libera i radicali liberi dal corpo e stimola il sistema immunitario a rimuovere le infezioni virali.

Il Rafano è inoltre in grado di stimolare appetito, facilitare la digestione e ripulire, grazie all'azione antiossidante, l'intero organismo, oltre ad avere effetti diuretici ed effetti calmanti sul sistema nervoso.





Materiali della cosa per mangiare

L'apriscatole, utilizzato per aprire barattoli solitamente metallici, deve essere fatto di un materiale metallico tagliente per permettere penetrazione e sezione del coperchio. Per questo motivo, anche nei più vecchi, la parte anteriore si compone di metallo (in genere ferro) o acciaio inox nei modelli più moderni.

L'impugnatura invece è evoluta, passando da solo metallo a legno per avere una presa più salda anche in situazioni di mani scivolose. Oggi per l'impugnatura oltre alla plastica si utilizzano gomme o siliconi particolari.



Apriscatole moderno, impugnatura in plastica e gomma, supporto a disco per il taglio.






































Rif: storiadellecose.blogspot.com